L’atleta eugubino Ubaldo Cecilioni: “La scelta di fare questa manifestazione aperta a tutta la cittadinanza è appunto quella di unire il mondo dei vedenti a quello dei non vedenti, in modo da far capire a coloro che hanno la fortuna di vedere quanto sia diametralmente opposta la nostra condizione

Foto Showdown

Showdown a Palazzo dei Consoli

GUBBIO – Metti una domenica all’insegna dello sport e della condivisione. Si è svolta presso gli Arconi di Palazzo dei Consoli la presentazione promozionale dello Showdown, disciplina paralimpica riservata ad atleti videolesi (ipovedenti e ciechi).

L’occasione è stata propizia per chiedere all’atleta eugubino Ubaldo Cecilioni in che cosa consiste questo gioco “Lo Showdown  è sostanzialmente un mix tra ping pong ed hockey da tavolo ed è ancora una disciplina poco conosciuta al grande pubblico proprio perché riservata a persone ipo o non vedenti. La scelta di fare questa manifestazione aperta a tutta la cittadinanza è appunto quella di unire il mondo dei vedenti a quello dei non vedenti, in modo da far capire a coloro che hanno la fortuna di vedere quanto sia diametralmente opposta la nostra condizione.

E’ una delle discipline che fanno parte della FISPIC (Federazione Italiana Giochi Paralimpici Ipovedenti e Ciechi). Anche se ancora possiamo definirlo come uno sport ‘di nicchia’ la nostra disciplina è conosciuta a livello europeo ed internazionale (infatti si svolgono numerosi tornei oltre confine) e sta piano piano prendendo piede nel nostro paese“.

Foto Ubaldo Cecilioni

L’eugubino Ubaldo Cecilioni

Ubaldo Cecilioni si è avvicinato a questa disciplina grazie al Centro Yudo Ginnastica Tifernate, con cui aveva già intrapreso con successo il cammino di yudoka.

Ho partecipato ultimamente a due tornei qui in Italia, a Tirrenia e Cassino. In quest’ultimo mi sono classificato sedicesimo su trentanove“. Cecilioni è poi passato a descrivere il contesto in cui si svolge questa piccola (ma poi mica tanto) battaglia. “Il campo di gioco è appunto costituito da un tavolo di legno dotato di sponde laterali e di due porte stile calcio balilla. Al centro del tavolo è posto un pannello di plexiglass che funge da rete. Al fine di eguagliare le condizioni di non vedenti e ipovedenti, ognuno dei due giocatori indossa una mascherina che non gli permette di vedere nulla. 

Così facendo il giocatore, per capire dove sia la pallina deve affidarsi soltanto al proprio udito, oltretutto potendo usare solo la mano con cui gioca. Inoltre i due contendenti hanno a disposizione delle racchette di legno che servono per colpire la pallina stessa e indossano un guanto protettivo sulla mano che impugna la racchetta, in quanto i tiri che sono effettuati sono spesso molto potenti“.

Foto Ubaldo Cecilioni

Showdown a Palazzo dei Consoli

Qual  è lo scopo di questo gioco?

E’ molto semplice ha risposto Ubaldoogni giocatore deve mandare la palla nel campo avversario e provare a fare più gol possibile, facendo passare la pallina al di sotto del pannello di plexiglass. Ogni gol vale due punti, mentre ciascuna infrazione (tocco del plexiglass, posizionamento non regolamentare delle racchette in fase difensiva, ecc…) sono infrazioni che costano un punto ciascuna.

E’ previsto solo il singolare ed ogni match  si gioca al meglio dei tre set (vince chi ne fa due su tre) mentre le finali si giocano sulla distanza dei cinque set. Ogni giocatore per vincere il set deve totalizzare undici punti“.

Giovanni AlessiFotografie Cronaca Eugubina