Il Consigliere comunale del centrodestra eugubino: “Durante questo limbo, i partecipanti al bando si sono visti “sequestrare” 1.500 euro versati in cauzione. Infatti, non essendo stato scelto l’aggiudicatario i soldi non verranno restituiti per il momento a nessuno

GUBBIO – Stamattina dovevano essere aperte le buste per l’assegnazione del fabbricato meglio noto come “Caffè del Teatro Romano“. La procedura è stata sospesa perché si sono ricordati che il primo piano del fabbricato è affittato dal Comune alla società Gubbio Cultura e Multiservizi a 12.000 euro l’anno.

Dunque, o trovano altri spazi per le attività svolte dalla società di proprietà al 100% del Comune recentemente messa in liquidazione, oppure il bando verrà annullato e un nuovo bando verrà pubblicato per i soli locali posti al piano terra. Durante questo limbo, i partecipanti al bando si sono visti “sequestrare” 1.500 euro versati in cauzione. Infatti, non essendo stato scelto l’aggiudicatario i soldi non verranno restituiti per il momento a nessuno.

Nel Comune di Gubbio si applica la massima evangelica “non sappia la mano destra quello che fa la sinistra“. Possibile che è stato messo a bando un locale affittato dal Comune alla sua partecipata? Possibile che nessuno si è accorto di ciò? Possibile che il tempo e gli stipendi dei dipendenti pubblici debbano essere sprecati in sciocchezze simili? Che casino!

Francesco GagliardiConsigliere comunale Centrodestra eugubino