L’avvocato Valeria Passeri: “Formulo la presente su incarico dei Consiglieri del Comune di Gubbio, signori Mauro Salciarini, Rodolfo Rughi e signora Sara Mariucci, i quali si sottoscrivono ad ogni effetto di legge, facendo seguito alle Loro interrogazioni e interpellanze del 16 aprile 2015, I giugno e 16 giugno 2016, cui si rinvia integralmente e in riscontro a nota del Comune di Gubbio datata 15.07.2016 (cfr.: doc. 1), per significare quanto a seguire

GUBBIO – Pubblichiamo di seguito l’istanza diffida formulata dall’Avvocato Valeria Passeri, in nome e per conto dei Consiglieri comunali del M5S Gubbio Mauro Salciarini, Rodolfo Rughi e Sara Mariucci, inerente la messa in sicurezza del fosso della Piaggiola e del sistema fognario per le alluvioni verificatesi nella zona est del Comune di Gubbio, lungo la direttrice scuola Aldo Moro, via Pierluigi da Palestrina, via Macchiavelli, via Benedetto Croce e via Frate Lupo. 

Si legge nel testo dell‘istanza diffida: “Ciò è sufficiente a invitare e diffidare formalmente, in primis, il Comune di Gubbio, in persona del Sindaco p.t., e gli Uffici Comunali preposti, ai necessari sopralluoghi e a procedere immediatamente alle opere e interventi di manutenzione e salvaguardia dello stato dei luoghi…“.


Spettabile Comune di Gubbio (ndr. e altri 13 Enti)

OGGETTO: Istanza/diffida urgente, anche in riscontro a nota del Comune di Gubbio datata 15.07.2016, per messa in sicurezza idraulica del fosso della Piaggiola e del sistema fognario nonché sui conseguenti disagi e alluvioni, nel Comune di Gubbio, zona Est, lungo la direttrice Scuola Aldo Moro, Via Da Palestrina, Via Macchiavelli, Via Croce, Via Frate Lupo.

Formulo la presente su incarico dei Consiglieri del Comune di Gubbio, signori Mauro Salciarini, Rodolfo Rughi e signora Sara Mariucci, i quali si sottoscrivono ad ogni effetto di legge, facendo seguito alle Loro interrogazioni e interpellanze del 16 aprile 2015, I giugno e 16 giugno 2016, cui si rinvia integralmente e in riscontro a nota del Comune di Gubbio datata 15.07.2016 (cfr.: doc. 1), per significare quanto a seguire.

I miei Assistiti riferiscono che, da decenni, nell’area compresa lungo la direttrice Scuola Aldo Moro – Via Da Palestrina – Via Macchiavelli – Via Croce – Via Frate Lupo, a Gubbio Est, ogni qualvolta che si verificano eventi temporaleschi, si reiterano contestualmente perniciosi allagamenti di civili abitazioni, come da fotografie che si allegano sub 2). Ad oggi, disattese sono rimaste le plurime istanze d’intervento, inoltrate dagli stessi residenti, tra i quali, signori Vincenzo Rosetti, Fabio Giusto, Giancarlo Bellucci, Giuseppe Minelli, Giuseppa Stirati, Umberto Burzacchi, Aldo Agostinelli, Aldo Bedini, Ubaldo Ventanni, Francesca Bambini, Antonia Ferrari, Paolo Scavizzi, Vanda Lepri, Maria Teresa Rogari, Barbara Rogari, Fausto Burzacchi, Fausto Coppari e Roberto Bossi, con istanze del 9 agosto 2007 (cfr.: doc. 3), 24 giugno 2008 (cfr.: doc. 4);

dai signori Antonio Ferrari e Roberto Bossi, con nota del 19 agosto 2016 (cfr.: doc. 5). A conferma della grave annosa situazione, si allega anche perizia giurata, a firma del Geom. Michele Ferrarri, stilata, in data 20 agosto 2008, per conto del signor Antonino Ferrari e altri, a seguito degli eventi alluvionali del 15-16-26 e 27 novembre 2005, che hanno causato rilevanti danni al loro fabbricato, sito in Gubbio Via Mozart (cfr.: doc. 6).

Precipuamente, gli allagamenti delle abitazioni sono causati dalla fuoriuscita di acque “bianche” e “nere” dalle fognature comunali, talché ogni qualvolta cadono piogge intense, come ormai sempre più spesso accade, i residenti della zona indicata si vedono inevitabilmente inondare le proprie abitazioni, non solo dalle acque meteoriche, che non riescono a defluire regolarmente nelle apposite canalizzazioni, ma addirittura dalle acque nere risalenti dalle stesse fognature comunali. Va da sé la responsabilità dell’Ente Comune, che non è stato ancora in grado di garantire un’adeguata manutenzione e un corretto funzionamento del sistema fognario e di deflusso delle acque piovane.

È infatti incombente della Pubblica Amministrazione, nell’esercizio del suo potere discrezionale, in ordine all’esecuzione e manutenzione delle opere pubbliche, nonché vigilanza e controllo in genere, considerati gli eventi atmosferici, seppur eccezionali, attenersi alle norme di comune prudenza nella realizzazione e/o manutenzione e adeguamento delle condutture di acque (ex plurimis: Trib. Milano 10.10.2001 cond. via D./Comune Milano; Tribunale Teramo, 19/08/2011, n. 309). In proposito, la Corte di Cassazione Civile ha dichiarato: “La discrezionalità, e conseguente insindacabilità da parte del giudice ordinario, dei criteri, dei tempi e dei mezzi con i quali la p.a. provvede alla costruzione, all’esercizio ed alla manutenzione delle opere pubbliche trovano un limite di carattere esterno posto a tale discrezionalità dal principio generale ed assoluto del neminem laedere.

Ne consegue, con riguardo ai danni subiti da un immobile a seguito di inondazione per mancato tempestivo adeguamento della rete fognaria comunale in una zona di sviluppo urbanistico, la responsabilità ex art. 2043 c.c. del comune, a carico del quale è posta l’attività di costruzione e gestione delle fognature (art. 91, lett. c) n. 14 r.d. 3 marzo 1934 n. 383), ove risulti che, malgrado la conoscenza di analoghi inconvenienti verificatisi in precedenza e la prevedibilità dei danni, l’amministrazione non abbia provveduto all’adeguamento della rete fognaria con la dovuta diligenza e nel rispetto delle norme tecniche che impongono un costante rapporto prudenziale tra il volume di afflusso delle acque meteoriche e delle altre immissioni con la capacità di assorbimento e smaltimento delle fogne, in mancanza di una rigorosa prova discriminante, non ravvisabile nel generico richiamo alle esigenze generali di programmazione e ristrutturazione dell’intera rete fognaria” (cfr.: Cassazione civile, sez. III, 27/01/1988, n. 722).

Non solo, il grave ripetersi di tali eventi di danno, ascrivibili ad esclusivo fatto e colpa del Comune di Gubbio, espongono lo stesso anche a eventuali denegate responsabilità sotto il profilo penale, per omissione d’atti d’ufficio (art. 328, II co., c.p.) e danneggiamento (art. 635 c.p.), nonché sotto il profilo contabile. Fermo quanto sopra, è interesse degli istanti Consiglieri conoscere i motivi per cui l’Amministrazione Comunale di Gubbio, soltanto con nota del 15 luglio 2016, ha previsto, seppure in modo del tutto generico e aleatorio, il completamento dell’intervento di sistemazione idraulica della zona di Ponte d’Assi, la sistemazione idraulica dell’area in oggetto dell’Aldo Moro e la sistemazione idraulica di Largo di Porta Marmorea e, peraltro, non abbia, a tutt’oggi, posto in essere alcun effettivo intervento volto a prevenire i tragici fenomeni di allagamento, mettendo a repentaglio l’incolumità e il patrimonio mobiliare e immobiliare dei cittadini.

Ciò è sufficiente a invitare e diffidare formalmente, in primis, il Comune di Gubbio, in persona del Sindaco p.t., e gli Uffici Comunali preposti, ai necessari sopralluoghi e a procedere immediatamente alle opere e interventi di manutenzione e salvaguardia dello stato dei luoghi. Ad ogni buon conto, si diffidano Tutti gli Enti in indirizzo, cadauno per le proprie rispettive competenze, a sollecitare e promuovere i suddetti interventi, onde prevenire e inibire definitivamente che, nell’area di cui all’oggetto, abbiano a ripetersi eventi di danno ascrivibili unicamente all’incuria e omissione della Pubblica Amministrazione.

È altresì mia cura, in adempimento dell’incarico conferitomi, avvertire che, in difetto, di quanto sopra, ho già ricevuto mandato, anche dai singoli residenti danneggiati, di procedere in sede risarcitoria e penale. Auspicando in una Vostra fattiva efficace collaborazione, porgo distinti saluti.

All.ti: c.s. Mauro Salciarini, Rodolfo Rughi, Sara Mariucci