Contattato telefonicamente, Simone Batori, responsabile comunicazione del M5S Umbria, ha affermato: “Si è creata una polemica sterile, su una nostra presa di posizione politica che non c’entra niente e non voleva essere assolutamente offensiva nei confronti di Gubbio e dei Ceri

GUBBIO – Nelle ultime ore è scoppiata sui social network una nuova polemica relativa all’utilizzo dell’immagine dei Ceri di Gubbio. Si tratta di un manifesto del Movimento 5 Stelle dell’Umbria, riguardante i controlli antidroga casuali e periodici per assessori e consiglieri regionali. Al centro del manifesto si vedono tre figure verticali molto simili ai Ceri, tracciate con polvere bianca che ricorda lo stupefacente: il riferimento ai Ceri come simbolo della Regione Umbria sembra evidente.

Abbiamo contattato telefonicamente Simone Batori, responsabile comunicazioni del M5S Umbria, di rientro dalla festa del Movimento 5 Stelle a Palermo, che con queste parole ha spiegato il significato del manifesto in questione: “Si è creata una polemica sterile, su una nostra presa di posizione politica che non voleva essere assolutamente offensiva nei confronti di Gubbio e dei Ceri.

Circa un anno fa presentammo una mozione al Consiglio regionale dell’Umbria chiedendo che gli assessori e i consiglieri regionali venissero sottoposti a test antistupefacenti come altre categorie di lavoratori. La mozione venne accompagnata dal post di cui lei mi parla, e presentata in un momento politico particolare, che coincise con la crisi politica della maggioranza e lo stallo della Giunta. 

Peraltro, se non ricordo male, la mozione non è mai stata discussa in Consiglio regionale. Ma Gubbio e i Ceri non c’entrano nulla. Sono semplicemente il logo della Regione Umbria. Domani (ndr. martedì 27 settembre) diffonderemo un comunicato stampa volto a fare chiarezza su questo argomento, e provvederemo a cancellare il manifesto dai nostri canali ufficiali“.

Francesco CaparrucciL’immagine pubblicata in copertina è stata scaricata da Facebook