La squadra di Giuseppe Magi va migliorata ma può davvero recitare il ruolo di guastafeste, di squadra che dà fastidio a tutti e perché no, continuando a fare bene, quello di matricola terribile

Foto Giuseppe Magi

Giuseppe Magi alla 1° panchina in Lega Pro a Pordenone

GUBBIO – Partita del coraggio, del cuore e contro un arbitro che fa Meraviglia vederlo fischiare in Lega Pro. Ha sbagliato quasi tutto e soprattutto ci è sembrato vederlo fischiare a senso unico.

Ma, come si dice, l’arbitro fa parte del gioco. In campo però la squadra di Giuseppe Magi ha giocato una discreta partita, alternando buone trame a momenti in cui ha sofferto la spinta di un Pordenone, che, non dimentichiamolo, è stato costruito per vincere.

Ma i ragazzi rossoblù hanno fatto vedere di che pasta sono fatti e diretti da Marco Croce in cabina di regia hanno prima tenuto botta all’inferiorità numerica e poi, una volta ristabilirà la partita del dieci contro dieci, hanno cominciato a giocare come sanno e sono andati meritatamente in vantaggio sfruttando il buco centrale che Magi aveva individuato nello schieramento dei ramarri e sul quale aveva fatto lavorare i suoi durante tutta al settimana.

Foto Pordenone-Gubbio

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Quello che c’è da migliorare è però la difesa. Balliamo troppo e troppo spesso andiamo in difficoltà sulle palle alte. È vero che coi friulani gioca un certo Rachid Arma che è alto 1,90, ma è anche vero che non si possono far saltare gli avversari con troppo libertà. Un punto in più o due in meno? A sessanta secondi dalla fine verrebbe da dire che abbiamo gettato al vento una vittoria.

In tutta onestà il Pordenone ha avuto almeno cinque palle gol nitidissime e ai punti il pari lo avrebbe meritato. Ma il calcio è una brutta bestia proprio per questo e allora che serva anche questo d’insegnamento: se hai l’occasione di vincere devi chiuderla e basta evitare di commettere falli che poi ci sono costati cari. In definitiva? Il Gubbio c’è. Va migliorato ma può davvero recitare il ruolo di guastafeste, di squadra che dà fastidio a tutti e perché no, continuando a fare bene, quello di matricola terribile.

Euro GrilliFotografie Stefano Lancia