Verusca Pastorelli: “Giocare a calcio mi fa star bene, le emozioni scorrono nella mia mente, la passione mi scalda il cuore e il corpo preme dalla voglia di giocare. Se non sento le gambe continuo a correre e se mi sento morire corro ancora più forte: è la grinta a migliorarmi

Foto Verusca Pastorelli

Le sorelle Pastorelli con la maglia della nazionale Italiana

GUBBIO – Si è concluso sabato 2 luglio il Mondiale di calcio a 11 per audiolesi, che si è disputato sui campi da gioco di Eboli ed Agropoli in provincia di Salerno ed al quale hanno partecipano le atlete eugubine Verusca ed Elisabetta Pastorelli con la maglia azzurra della Nazionale italiana femminile.

Le compagini italiane maschile e femminile hanno ottenuto, rispettivamente, il decimo e il quinto posto, disputando match molto combattuti, tra cui un grande classico come Italia- Germania maschile, che è finita 2 a 1 per gli azzurri. Alla nazionale femminile è andato, invece, il premio Fair Play che viene riconosciuto ai team che si distinguono in campo per comportamenti corretti e rispetto dei valori sportivi.

Cronaca Eugubina ha raccolto a caldo le impressioni delle sorelle Pastorelli al rientro dal Mondiale, iniziando da Verusca, la maggiore, autrice di due gol, uno dei quali ha contribuito a determinare la vittoria delle azzurre contro la Turchia.

Foto Verusca Pastorelli

Verusca Pastorelli

Verusca Pastorelli

Questi giorni  sono stati per me indimenticabili e intensi, mi hanno insegnato tantissimo. Ringrazio di aver avuto l’opportunità di giocare con la nazionale italiana. Ho sempre amato il calcio perché mi da grandi lezioni di vita: mi insegna il valore dell’amicizia, lo spirito di squadra, mi insegna ad aiutare le mie compagne nel momento del bisogno.

Giocare a calcio mi fa star bene, le emozioni scorrono nella mia mente, la passione mi scalda il cuore e il corpo preme dalla voglia di giocare. Se non sento le gambe continuo a correre e se mi sento morire corro ancora più forte: è la grinta a migliorarmi. Da una partita si può uscire perdenti ma umiliati mai”.

Elisabetta Pastorelli

Elisabetta Pastorelli

Elisabetta Pastorelli

“Sono stati 18 giorni fantastici, intensi, che hanno reso la mia esperienza importante sia dal punto di vista umano che sportivo. Un ringraziamento alle mie compagne, che per tutto il periodo hanno lottato e hanno contribuito a rendere questa avventura sportiva ricca di emozioni. Lo staff tecnico, competente e giustamente severo nella preparazione di ognuna di noi, ha messo a nostra disposizione la propria professionalità per costruire in pochi giorni un gruppo compatto di combattenti che hanno giocato con cuore e passione.

Molte di noi si avvicinavano per la prima volta al calcio a 11 ma, nonostante ciò, il mister ci ha insegnato tattiche e posizioni di gioco. Ci manca ancora l’esperienza giusta che solo il tempo ci potrà concedere. Ringrazio l’allenatore, Alessandro Recenti, che mi ha dato l’opportunità di partecipare a questa manifestazione. L’impegno e l’esperienza accumulati in questo periodo, sarà mio onore conservarli e farne buon uso per il futuro”.

Nel “Manuale del calcioAgostino Di Bartolomei scriveva che: “Il calcio è un gioco di squadra. Nessuno può vincere una partita da solo. Il successo dipende in gran parte dall’unione e dall’impegno di tutti, anche delle riserve, che lottano per vincere aiutandosi l’un l’altro”. Ma soprattutto che: “Il calcio è semplicità”.

Marta Caparrucci