Il santubaldaro Luciano Casagrande racconta la Festa dei Ceri 2016 e gli attimi intensi dell’epilogo in Basilica
GUBBIO – Anche questa Festa dei Ceri 2016 è da archiviare con il sole la prima parte per fortuna, poi nel pomeriggio la pioggia incessante dal momento della corsa fino al momento dell’arrivo.
Un vero castigo superato, sopportato con coraggio e forza dai ceraioli di tutti e tre i Ceri, e così dalla folla che pur di vedere e non perdere le varie fasi della Festa ha accalcato le vie, le piazze sotto il nubifragio.
Migliaia di impermeabili colorati e ombrelle hanno fatto da cornice al passaggio delle enormi macchine di legno sorrette dai vigorosi ceraioli, tra qualche penduta e in dei momenti scivolate da parte degli uomini sotto il Cero.
Una vera lotta a resistere a questo tempaccio, e anche a non cadere mai tutti e tre quando le possibilità erano altissime. Un vero plauso ai ceraioli che con la loro passione sono riusciti nell’impresa fino al monte di non cadere.
Il Cero di Sant’Ubaldo è arrivato alla Basilica con un buon margine che gli ha permesso di entrare e chiudere, e poi fare le girate e scavjare, con fischi e grida di protesta da parte dei ceraioli presenti nel Chiostro. E poi smontare il santo che, invece di entrare in Chiesa, è rimasto all’ingresso aspettando l’arrivo degli altri due Santi compagni di viaggio per tutto il percorso.
Quando sono entrati San Giorgio e Sant’Antonio, si sono fatti gli inchini e il Santo di Sant’Ubaldo è entrato in Chiesa. Gli altri due Ceri hanno fatto le loro girate e gli inchini, e poi sono stati scavjati e portati in Chiesa. Anche l’aspettare con il Santo fuori della porta della Chiesa, da parte del Capodieci di Sant’Ubaldo Stefano Rossi, gli altri due Ceri è una prova che qualcosa va cambiato e fatto…
Nei giorni precedenti anche i due Capitani si erano espressi a favore che i Ceri si aspettassero nel Chiostro, così ha fatto coro la voce dei tre Capodieci, anche loro d’accordo di finire insieme. La novità del Cero di San Giorgio di fermare il Cero sotto gli Arconi per andare a pranzo e poi ripartire per la mostra. Vedete la Festa ogni volta ha qualcosa di nuovo che ci colpisce e di conseguenza si lascia passare senza far resistenza sulla cosa.
D’altra parte l’Università dei Muratori aveva fatto mesi fa la proposta di spostare il punto della sosta, ora bocciato (ndr. Alzatella in via Baldassini di fronte gli Arconi). Finita la corsa un bel sole splendente ha illuminato la verde campagna eugubina. Ma già il pensiero va alla corsa del prossimo anno per migliorarla.
Luciano Casagrande – Foto Photostudio