Il Dott. Roberto Tanganelli: “Questo progetto è rivolto soprattutto alle scuole, occorre promuovere la cultura del rispetto delle regole: ad esempio educare i giovani a indossare le cinture di sicurezza e il casco“.

GUBBIO – Si è tenuto venerdì pomeriggio al complesso storico di San Benedetto, il convegno del Rotary Club Gubbio intitolato “Come vivere la strada nel segno della sicurezza“, con relatore il generale Simone Balduino della Polizia di Stato.

Foto Rotary Club Gubbio

La locandina dell’evento

All’incontro hanno partecipato l’onorevole Giampiero Giulietti, Monsignor Mario Ceccobelli e i rappresentanti dei Carabinieri di Gubbio e della Polizia locale.

Il Rotary vuole essere di aiuto alla popolazione eugubina sul tema della sicurezza stradale.ha affermato inizialmente il presidente del Rotary Club Gubbio Dott. Roberto Tanganelli – La democrazia si fonda sulle regole, e alcune di tali regole sono contenute nel Codice della strada.

Questo progetto è rivolto soprattutto alle scuole, occorre promuovere la cultura del rispetto delle regole: ad esempio educare i giovani a indossare le cinture di sicurezza e il casco. Siamo orgogliosi della presenza del generale Simone Balduino, persona di cultura che per tanti anni ha servito nella Polizia di Stato“.

L’intervento del generale Simone Balduino

Foto Rotary Club Gubbio

Il generale Simone Balduino e il presidente Roberto Tanganelli

Sul problema della sicurezza stradale in Italia c’è un vuoto culturale. Bisogna domandarsi perchè non si rispettano le regole. Io credo che ciò dipenda dal fatto che le persone mature non sanno spiegare le regole ai più giovani. La strada è un luogo di vita non di morte.

Educare le persone a comportarsi bene sulla strada significa farli crescere nella vita. Dopo un periodo in cui gli incidenti stradali erano diminuiti, ultimamente sono di nuovo aumentati i sinistri che vedono coinvolti i giovani patentati. Che cosa provoca questi incidenti? Da un lato c’è il potere attrattivo della trasgressione, dall’altro la disponibilità di veicoli veloci e tecnologici.

La nostra è la civiltà della mobilità e delle strade. Se si arresta la mobilità delle persone si arresta l’intera società moderna, per questo i terroristi colpiscono porti, stazioni e aeroporti. Quando parliamo di strade, parliamo dei Romani. Prima dei Romani non esistevano strade, con i Romani sono sorte le principali vie di comunicazione del mondo civile. Per i Romani c’era civiltà soltanto in presenza di strade, fogne e acquedotti.

Il Codice della strada è un codice di natura etica. Sulla strada non esistono diritti ma soltanto doveri. L’esigenza di mobilità nella società moderna è in crescita. Agli anziani si deve poter dare il diritto di guidare più a lungo possibile, perchè altrimenti diverrebbero delle persone non più autonome ma da assistere. Occorre riscoprire l’educazione e la saggezza. La sicurezza stradale è un fatto culturale e non tecnico. La strada è di tutti.

Foto Rotary Club Gubbio

Simone Balduino e Roberto Tanganelli

L’Imperatore Augusto fece edificare un cippo d’oro all’ingresso della città, perchè allora Roma era la Capitale del mondo civile e tutte le strade iniziavano a Roma e conducevano a Roma“.

In conclusione il generale Simone Balduino della Polizia di Stato ha ricordato il ruolo educativo di tutte le Forze dell’Ordine. Un lungo applauso finale è stato tributato dalla platea al generale Balduino, che ha parlato per più di un’ora con grande padronanza tecnica e culturale.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina